Tour de France 2018, Nibali: “Abbiamo cercato di salvare il salvabile”

Giornata sulla difensiva per Vincenzo Nibali al Tour de France 2018. In una giornata impegnativa come la cronosquadre, la Bahrain – Merida ha fatto quel che poteva per contenere il ritardo dagli specialisti, riuscendo sostanzialmente a rientrare in quelle che erano le aspettative, ovvero di perdere circa un minuto.  Undicesimi di giornata, Nibali e compagni hanno infatti perso 1’06” dalla BMC di Richie Porte, vincitrice in quel di Cholet in 38’46”, quattro secondi meglio della Sky di Chris Froome, dal quale il siciliano perde dunque 1’02”. Nella nuova classifica lo Squalo dello Stretto ora è poco dietro al grande rivale, in una situazione di nuovo sostanziale equilibrio che comunque può lasciar soddisfatto.

“Sicuramente non siamo andati fortissimo – ammette dopo il traguardo il vincitore della Grande Boucle 2014 ai microfoni della RAI – Nel finale siamo rimasti in quattro e abbiamo cercato di fare il massimo. Non siamo grandissimi specialisti, abbiamo cercato di salvare il salvabile […] Abbiamo cercato di difenderci al meglio, sto bene e andiamo avanti così”.

Preso a caldo subito dopo l’arrivo, il siciliano non aveva “guardato bene la classifica rispetto ad avversari come Bardet, Zakarin, Fuglsang e Martin”, ma nel complesso, potendo rivedere a mente più fredda la prestazione,  può dirsi tutto sommato soddisfatto. Qualche rammarico sicuramente per non aver potuto difendere di più il vantaggio, ma i nomi da lui citati sono tutti arrivati in un fazzoletto di un ventina di secondi, qualcuno davanti, di poco, qualcuno dietro.

Se questi erano “gli uomini che non hanno perso secondi nella prima tappa, a differenza di Froome, Porte e Yates”, questi tre sono riusciti tutti a guadagnare (Nibali ne sapeva già il tempo essendo arrivati tutti molto prima), ma a loro volta molto ravvicinati fra loro, ristabilendo così quasi lo status quo di partenza. Per come si erano messe le cose dopo la prima tappa ci può essere il rammarico, ma a sapere in partenza che dopo la crono avrebbe avuto solo undici secondi di ritardo dal Keniano Bianco…

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